Sta diventando sempre più frequente essere contattati da agenzie di recupero crediti per presunte morosità su vecchie utenze. Queste agenzie, non di rado con fare molto aggressivo, intimano pagamenti solitamente per vecchie utenze che abbiamo chiuso o abbandonato, magari dove al posto nostro l’utenza è passata con voltura e/o subentro ad altro soggetto. Solitamente parliamo di bollette di energia elettrica o gas di abitazioni in cui non viviamo più, utenze telefoniche o abbonamenti pay tv o internet disdettati da anni. È qui che inaspettatamente fanno capolino delle agenzie di recupero crediti, chiedendo versamenti di conguagli non corrisposti o fatture non pagate (in particolare quelle a fine rapporto magari mai ricevute per cambio di operatore, indirizzo o altre situazioni piuttosto frequenti).
Agenzie di recupero crediti: chi sono?
Sono soggetti privati con nessun altro potere se non quello di essere a conoscenza di un vostro rapporto contrattuale e, ma non sempre, di una presunta situazione debitoria. In alcuni casi sono soggetti a cui è stato ceduto il credito da parte della società di fornitura o comunque creditrici. Nei casi più frequenti sono semplicemente soggetti intermediari incaricati di occuparsi della pratica.
Il primo errore da non commettere è considerare pertanto le agenzie di recupero crediti come un qualche ente dotato di autorità. Questo a maggior ragione nel caso non troppo infrequente in cui, poco correttamente, l’agenzia utilizzi toni e palesi atteggiamenti atti a generare confusione sul proprio status. Non è raro purtroppo leggere e-mail (!) dove viene utilizzato impropriamente il termine “ingiunzione” per dar forza alla propria richiesta e generare timore nel ricevente che quell’ordine possa provocare conseguenze di qualche tipo. Tali agenzie di recupero crediti non hanno alcuna capacità di ingiungere pagamenti, prerogativa destinata ai giudizi e ai loro equivalenti o a certe autorità quando la legge glielo consente.
Si tratterà pertanto di una mera intimazione, ovvero un invito stragiudiziale a pagare senza dover ricorrere alle vie giudiziali. In particolare se l’invito viene fatto con una chiamata su cellulare o via e-mail..
Sono stato contattato da una di queste agenzie di recupero crediti: devo pagare?
Solo se si è certi di doverlo fare.
Il che significa che il credito azionato sia stato intimato e dimostrato correttamente.
Prima di procedere è opportuno comunque effettuare tutte le verifiche del caso.
Occhio che il credito non sia prescritto!
Ed in questo caso bisogna fare delle opportune precisazioni: non è raro che i crediti richiesti da queste agenzie di recupero crediti siano già prescritti o in via di prescrizione. Le bollette della corrente elettrica successive al 1 marzo 2018 per esempio si prescrivono in due anni dall’emissione della fattura. È sempre opportuno verificare la data di emissione e l’eventuale mancanza di fenomeni interruttivi della stessa, evenienza che col consulto di un legale può essere verificata in maniera abbastanza semplice.
Questo fattore non deve essere valutato con superficialità e deve essere accertato prima del pagamento. Lo stesso infatti non sarà rimborsabile ad esempio per le utenze di elettricità e gas che dovesse risultare prescritte.
Verificare fatture e/o bollette
È sempre opportuno farsi inviare le fatture o comunque la documentazione precisa per verificare i consumi o i tempi di riferimento dell’abbonamento di cui si chiede il pagamento. Questo perché non è raro vedere agenzie di recupero crediti elencare e snocciolare numeri di fatture, che poi il creditore non ha a disposizione. Se in genere le somme risultano dovute, non sono mancati casi di contratti intestati a persone errate o proseguiti per errore nonostante voltura, oppure semplicemente bollette del tutto illogiche o errate (come possono capitare anche a fornitura attiva). Verificate insomma che non vi venga chiesto il conguaglio del gas o della corrente che è già stato pagato magari dall’utente subentrante!